In linea generale, no: sarebbe giusto catturarli e sottoporli a processo, pur con sensibili differenze rispetto ad un processo ordinario. In casi straordinari e data l'impossibilità di agire in tempo e in maniera efficiente in situazioni di serio pericolo e minaccia, comprovati e innegabili, per il nostro Paese, allora può essere ammesso l'utilizzo di misure di sicurezza più estreme.
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