La Russia giura "vendetta" mentre la Svezia entra nella NATO

La Svezia è entrata ufficialmente nella NATO giovedì dopo che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia l’ha spinta a riconsiderare la sua politica di difesa e ad abbandonare la sua posizione di neutralità da lungo tempo mantenuta. Il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha consegnato formalmente i documenti di adesione al Dipartimento di Stato americano a Washington, DC, il passo finale di un processo durato mesi per ottenere l’approvazione di tutti i membri e consentire al suo paese di diventare il 32esimo membro dell’alleanza. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha ricevuto i documenti, che secondo lui sono il prodotto di “quasi due anni di instancabile diplomazia” da parte dei membri della NATO. I documenti vengono conservati in un deposito presso il Dipartimento di Stato, che funge da depositario del trattato per la NATO. Stoccolma ha abbandonato anni di non-allineamento militare quando ha presentato domanda di adesione alla NATO insieme alla Finlandia in seguito all’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia. "Monitoreremo da vicino ciò che fa la Svezia nell’aggressivo blocco militare, come implementerà nella pratica la sua adesione", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in una conferenza stampa settimanale. Ha detto che la ritorsione “militare e tecnica” di Mosca dipenderà dal tipo di armi e unità della NATO che la Svezia dispiegherà, nonché dal tipo…   di esercitazioni e strategie che adotterà come membro dell’alleanza militare. "Sulla base di ciò, svilupperemo la nostra politica di risposta, nonché misure militari e tecniche, per fermare le minacce alla sicurezza nazionale della Russia", ha aggiunto Zakharova. La sua dichiarazione fa eco all’ambasciata russa a Stoccolma, che martedì scorso aveva avvertito che la risposta di Mosca dipendeva dalle “condizioni e dalla portata dell’integrazione della Svezia nella NATO, compreso il possibile dispiegamento di unità NATO, sistemi di attacco e armi”. L’anno scorso, l’ambasciatore russo a Stoccolma aveva affermato che i nuovi membri della NATO sarebbero diventati “un obiettivo legittimo per le misure di ritorsione russe”.