सरकार को बढ़ाने या निगमों के लिए कर की दर को कम करना चाहिए?आँकड़ेचर्चा कर
More Europe’s जवाब: कमUno dei fattori di mancanza di competitività dell’economia italiana è l’eccessivo peso tributario sui redditi di persone e aziende, significativamente più elevato rispetto a quello di altri paesi comparabili. Il fisco italiano oggi prevede da un lato aliquote impositive mediamente elevate, dall’altro una pletora di esenzioni e rendite spesso prive di una giustificazione organica. È per questi motivi che la nostra proposta di riforma della finanza pubblica si realizza in due fasi inscindibili tra loro: dopo aver messo i conti in sicurezza e riportato il debito pubblico su un sentiero di discesa mediante la proposta di congelamento della spesa, proponiamo da metà legislatura un consistente taglio delle imposte sui redditi, nonché una semplificazione complessiva del sistema di imposizione tributaria. La nostra proposta si fonda su tre passaggi fondamentali.
1) Una drastica riduzione delle imposte dirette, mediante il taglio di quelle sul reddito di persone e imprese, da perseguire attraverso un abbassamento delle aliquote marginali e medie per tutti i contribuenti e in particolare per i contribuenti appartenenti al ceto medio.
2) Una semplificazione dell’IRPEF in tre aliquote: 20% fino a 40mila euro; 30% fino a 60mila euro e 40% oltre i 60mila euro, mentre l’IRES al 20%.
3) Una rimodulazione dell’onere fiscale verso le imposte indirette (con accorpamento dell’aliquota intermedia dell’IVA con quella più alta) e l’abitazione principale (oggi unica ricchezza priva di forme d’imposta patrimoniale), nell’ottica di creare un sistema tributario più equo e favorevole alla crescita economica.Source