I pregiudicati dovrebbero avere il diritto di voto?

Sì, tranne le persone condannate in via definitiva per delitti contro l'ordine pubblico e delitti contro la pubblica amministrazione nonché nei casi in cui l'oggetto giuridico tutelato dal reato sia bene o interesse di rilevanza costituzionale e/o pubblico-sociale (es. omicidio)

dipende dalla gravita del reato

Sì, purché non siano stati condannati per associazione mafiosa o per reati contro la personalità dello Stato

Dovrebbe esser valutato psicologicamente se il loro delitto influisce significativamente e in modo negativo sul pensiero politico

Solo in seguito ad accurati test e alla verifica del pentimento. I commettitori con condanna di crimini violenti o contro lo Stato non lo possono avere.

Può cambiare da persona a persona. Se un detenuto ha tolto la libertà di vivere a qualcuno, perché dovrebbe avere lui quella di votare?

Sì, dopo aver terminato la propria condanna e libertà vigilata e aver superato un'opportuna valutazione psicologica.

Coloro condannati per reati d’imprenditoria, legati alla pubblica amministrazione o commessi ricoprendo una qualsiasi carica politica, non dovrebbero più votare. Qualsiasi reato definibile come “attentato al funzionamento dell’organo dello stato”.

Si, tranne i condannati per reati di scambio elettorale politico mafioso o reati concernenti la corruzione a seconda della gravità.

Solo dopo approvazione di test psicologici e supervisione di un professionista della salute mentale che ne attesta le capacità di adempiere a tale funzione.

Si, ma solo coloro che riescono ad essere rieducati appositamente alla civiltà e hanno capacità di voto intelligenti

solo se figure professionali ritengono che la sua situazione mentale sia pronta per entrare in questioni serie

Nel momento in cui venga definita la propria accusa, potranno avere un proprio seggio in cui votare se non si tratta di crimini gravi

Se monitorati è prendere il loro voto e analizzarlo a parte, per poi includerlo nella scala generale

Salvo che non sia stata comminata la sanzione accessoria che prevede l'interdizione dai pubblici uffici

Si, ma solo dopo aver scontato la propria condanna e libertà vigilata, e purché non siano reati contro la pubblica amministrazione.

Si, ma dopo aver scontato la loro pena. Questo per agevolare la reintroduzione alla società e non lasciarli ai margini.

Se un pregiudicato da prova di cambiamento in positivo, dimostrandosi una persona consona alla vita di società, si.

Si, ma solo una volta aver scontato la propria pena e aver seguito un percorso di reintegrazione sociale che accerti un cambiamento ideologico netto.

No. son d'accordo che ogni cittadini merita il diritto di voto, ma se sei in prigione questo diritto deve essere sospeso fino all'assoluzione della pena e ad un rinserimento nella società.

si, tranne chi è stato condannato per corruzione o reati che hanno a che fare con mafia e organizzazioni criminali

Sì, fatta eccezione per chi è stato condannato per corruzione o reati collegati a politica o a figure politiche

Sì, alla fine del percorso riabilitativo oppure a percorso avviato e dopo aver passato un "test" psicologico o attitudinale o comunque con il parere positivi di una persona/specialista possibilmente addetto alla sua riabilitazione

votare non serve a un cazzo se non la scelta che sia a destra o sinistra è in ogni caso equivalente in termini di operato.

Tutti possono votare, Non coloro che appartengono a movimenti neo fascisti o ex terroristi neri, o coloro che tutt'ora mostrano simpatie per il fascismo e militano in partiti moderati e liste civiche

Si ma solo se sostengono un esame per attestare le loro conoscenze in campo etico, politico, e e giuridico

Nelle domande precedenti è stato chiesto della pena di morte. Se la persona ha commesso l'omicidio è c'è la certezza dev'essere giustiziato. Quindi no.

ogni caso è a sè, dipende dal tipo di reato commesso, nonchè dal cambiamento che la persona, ha eventualente compiuto nel corso del tempo passato a scontare la pena

Qui praticamente si tratta che il pregiudicati sono ovviamente cittadini come tutti gli altri e perciò se hanno commesso un reato ad esempio corruzione oppure i reati di mafia gli mettiamo caso che c'è qualche rischio e pericolo 15 significherebbe attaccare il territorio

Solo dopo aver terminato la propria condanna e aver partecipato a un corso sulla minaccia della criminalità

Si, ma solo a coloro che dimostrano, dopo aver scontato la propria condanna, di essere utili socialmente e che non commettano altri crimini

Sì, tranne i condannati per: gravi reati contro la pubblica amministrazione, reati contro la personalità dello Stato

Si, ammenochè non si sia macchiato di reato contro la pubblica amministrazione o lo stato in generale.

per votare si dovrebbe conseguire un test sulla storia della politica italiana, indipendentemente dalla fedina penale

Si, tranne per condannati a crimini come truffa, corruzione, alto tradimento, e parte dei crimini violenti volontari

Solo chi ha ucciso per legittima difesa, e che andrebbe premiato, anzi. Non gli assassini consapevoli e i terroristi

Sì, ma tranne i criminali condannati per omicidio o crimini violenti e solo ed esclusivamente se superano un test di competenza mentale, cultura generale e test psichiatrici.

Dipende da vari fattori. I diritto di voto va dato a chi dimostra di saperlo usare al meglio, a prescindere da eventuali contingenze.

si, ma solo dopo aver terminato la condanna e aver portato a termine un percorso educativo e psicologico che deve essere certificato e superato tramite un periodo di libertà vigilata e test.

Dipende, specialmente per il motivo per il cui sono pregiudicati. Parto col dire che si, tutti dovrebbero avere il diritto di voto, rimarrei un po' preoccupata se questi pregiudicati sono fascisti, o comunque soggetti con idee dubbie, ma certo non posso negare che tutti hanno il diritto di voto

Sì, ma solo i criminali incarcerati per crimini minori (non coloro condannati per omicidio, crimini violenti, femminicidio, pedofilia, crimini razziali)

Si, a patto che siano istruiti in materia politica e con comprovata riabilitazione e rieducazione per rientrare nella società

si, tranne boss mafiosi/camorristici e, ovviamente, tranne chi commette omicidi, stupri o violenze fisiche e/o psicologiche

Sì, ma solo dopo aver terminato la propria condanna ed aver accertato la buona condotta dell'individuo e che non è più un pericolo, quindi riformato - esclusi chi è in libertà vigilata e chi ha compiuto crimini gravi

si se hanno scontato la pena e non hanno commesso reati tali da incidere sull’andamento della politica e dunque delle decisioni del paese

Si ma solo dopo una pena molto dura. Per me il carcere dovrebbe essere molto più duro per alcuni tipi di reati.

Si, Solamente se passano un test di cultura sociale, civile, politica base obbligatorio per tutti indistintamente se pregiudicato/condannato o non.

No, devono scontare la loro pena, il voto non è la loro priorità, devono inoltre essere tenuti in condizioni dignitose

dovrebbe essere concesso solo se si effettua una visita psichiatrica che conferma la sanità mentale idonea al voto

Si, ma non tutti i criminali, solo quelli che vogliono ricominciare da capo e hanno capacità di intendere e volere

Sì, tutti dovrebbero avere il diritto di voto, tranne coloro che abbiano idee antidemocratiche o abbiano compiuto atti che possano minare la stabilità delle fondamenta dello stato di diritto.

Il diritto al voto dovrebbe essere temporaneamente revocato ma non si dovrebbe attendere al termine della condanna del pregiudicato ma bensì si dovrebbe inserire un percorso riformativo per i carcerati dando così una possibilità di un voto più corretto e lungi dall'essere influenzato dall'ambiente in cui essi si trovano (Esempio: Riformare un condannato durante la sua pena per reintegrarlo ai valori e morali della società prima che esso possa essere ritenuto idoneo al voto, tutto ciò prima che la condanna termini, così facendo tutti i pregiudicati hanno la possibilità di riacquisire il diritto al voto anche se condannati.)

i pregiudicati dovrebbero avere diritto di voto solo dopo aver superato un programma volto a cambiare la persona, innestando nel pensiero del pregiudicato valori che permettono il suo reinserimento sociale

Chi vuole votare vota

Sì, ma solo per reati meno gravi e dopo aver terminato la propria condanna e libertà vigilata

Non soltanto nel caso di chi ha avuto condanne per mafia o legate ad essa.

Il diritto di voto andrebbe sospeso anche per chi ha commesso delitti contro la personalità dello stato e che comportano tradimento dell'affidamento ricevuto (corruzione, delitti politici, abuso d'ufficio, interesse in atti d'ufficio, concussione...)

Diritto di voto garantito ai criminali incriminata per crimini non gravi e restituito ai condannati gravi dopo lo sconto di pena

Si, ma dopo un percorso psicologico

Dipende dalla sua stabilità mentale

solo se non condannati per terrorismo, associazione mafiosa e altri reati politici o semplicemente al 41 bis. Alla fine delle pene non deve essere reistituito

Si, tranne i criminali mafiosi e terroristi politici

Mai! Un infame deve stare in galera e basta!

si, ma a patto che non influenzi i risultati delle elezioni

si, ma solo se non hanno commesso reati violenti inerenti alla politica

Si ma devono avere valore minore

Sì, tranne quelli che sono stati condannati più volte per stupro.

Dipende dalla gravità della pena

Non so cosa stracazzo vuol dire

Sì, ogni cittadino ha diritto e dovere di votare, secondo la Costituzione. Si tratta di un diritto fondamentale.

Tranne mafiosi e anarchici

Dipende dal percorso che hanno affrontato per poter terminare la condanna, dalla loro mentalità, dalle sue idee, dal suo comportamento post condanna

Solo dopo aver fatto dei test che dicano che siano in grado di votare o no

No meritano di marcire in carcere

Si, tranne che per reati riguardanti la politica e la corruzione

Domanda ambigua dato che già esistono reati che portano alla soppressione del diritto di voto

Il loro diritto al voto dovrebbe dipendere dalle loro condizioni psicologiche , nel senso stretto. Inoltre anche dalla gravità dei crimini commessi.

Tranne le violatori e pedofilli.

Sì, ma solo dopo aver terminato la propria condanna e libertà vigilata e comunque solo per i criminali non condannati per omicidio o crimini violenti

tutti tranne i mafiosi

Dipende dalla gravità del crimine commesso.

Si, tranne i criminali condannati per crimini violenti, omicidi, evasione fiscale grave non sanata, associazione di stampo mafioso e recidivi non riinseriti nella società, mancanti quindi dei requisiti morali.

dipende dal reato commesso

Sono già previsti i reati per cui si perdono i diritti di voto

Sì, tranne i condannati per associazione mafiosa

Si, se capaci di intendere e volere

Si, tranne i criminali condannati per omicidio, stupro o associazione mafiosa

Assolutamente no

Si, tranne mafiosi, fascisti, nazisti

Dipende dal tipo di crimine. Se si tratta di un crimine con aggravante qualcosa che vada contro i diritti umani, ambientali o animali allora non dovrebbero avere diritto al voto. Altrimenti possono verso ma solo dopo aver scontato la pena

Si, soltanto chi ha finito di scontare la sua pena e puo' dimostrare di essersi reinserito nella societa' correttamente, escludendo a priori i reati violenti

Sì, a parte chi è stato condannato per crimi gravi contro lo stato (terrorismo, mafia, associazioni e organizzazioni sovversive ecc...)

solo chi non è condannato per associazione mafiosa o criminale e dopo un certo periodo dopo la carcerazione

I pregiudicati condannati in terzo grado, per reati di associazione mafiosa. Il diritto al voto dovrebbe essere revocato, inclusi altri diritti che non sto ad elencare.

Si,ma solo coloro che non hanno commesso reati da incitamento all’odio,violenza,guerra o principi anticostituzionali

Sì, ma non per quanto riguarda detenuti condannati per crimini politici, corruzione, manipolazione e influenza della politica, mafia, terrorismo ecc...

bisognerebbe poter valutare con psicologi ecc. la singola persona

Credo che i pregiudicati debbano aver limitati poteri in questioni di voto. Loro hanno comunque commesso crimini al popolo e allo Stato e per questo devono votare in base alla loro condotta o al crimine commesso

Sì, ad eccezione dei condannati per mafia e per reati compiuti nell'esercizio di pubblici uffici.