In caso di stranieri, attualmente residente negli Stati Uniti, hanno il diritto di voto?

Sì, ma con la cittadinanza italiana

Sì, ma solo dopo aver vissuto nel paese per almeno due anni

se hanno la cittadinanza si

Bisognerebbe estendere il diritto di cittadinanza attraverso lo ius culturae. Estendere il diritto di voto attraverso l'estensione della cittadinanza

Si ma solo con la cittadinanza italiana

Si, dopo aver vissuto almeno un anno in Italia. Se lavorano contribuendo all’economia, pagano le tasse e vivono in Italia devono avere il diritto al voto.

Chiunque dimostri una conoscenza adeguata del sistema politico può votare.Gli stranieri che non si sono totalmente integrati non possono

Sí, se si ha una conoscenza della struttura della Repubblica Italiana e una base degli articoli della costituzione.

Dovrebbero poter votare solo alle elezioni locali, ma se sono residenti in Italia da più di 5 anni, allora possono votare per qualsiasi tipo di elezione

Sì, ma solo dopo aver vissuto 10 anni e aver dimostrato di aver fatto proprie cultura, tradizioni e lingua del Paese di cui dovranno ottenere la cittadinanza

Si, ma solo se si ha la cittadinanza, ottenuta dopo un periodo dai 5 ai 7 anni, si ha un lavoro e si contribuisce al paese

Dopo 10 anno e avere accertato la loro integrazione e l'effettiva accettazione del nostro ordinamento

Solo i cittadini legali dovrebbero essere ammessi al voto, ma andrebbero riviste le norme che regolano l’acquisizione di cittadinanza

Essi hanno la possibilità di voto solo se risiedono in Italia da almeno dieci anni, dopo la conoscenza ma soprattutto l'assimilazione di un funzionamento della politica in Italia.

Penso che gli stranieri debbano votare solo se hanno la cittadinanza italiana , che deve essere meritevole a livello linguistico , culturale etc . E tramite un esame al quale verranno sottoposti si capirà o no se possono o non possono averla

Si, ma deveno avere la cittadinanza italiana e aprezzare la cultura italiana ma non praticarla obbligatoriamente

Ogni persona che ha compiuto almeno 8 anni di scuola in Italia dovrebbe avere diritto alla cittadinanza, così come chi lavora e paga le tasse

Si, solo dopo che hanno studiato in Italia per 15 anni e dopo aver sostenuto dei test per verificare le loro competenze e conoscenze politiche

Si ma nel caso che siano informati sulla storia della politica italiana e altrettanto informati sui programmi elettorali dell’elezione corrente

soltanto se superano 10 anni di residenza ottendendo la cittadinza e hanno effettuato tutti i test per la lingua italiana

Si,ma devono essere nel nostro paese da almeno 10 anni,avere la fedina pulita e essere sani di mente

Dovrebbero dimostrare di sapere po' di storia,politica,cultura italiana oltre ad avere la fedina pulita

No, ma dovrebbero essere ammessi gli stranieri con cittadinanza italiana o coloro che hanno ottenuto il visto a tempo indeterminato (con la clausola che abbiano vissuto in Italia almeno per 10 anni).

Si, solo se si sentono Italiani e se hanno intenzione di sostenere l’Italia senza sospetti nei confronti delle forze armate e delle autorità

gli stranieri entrati in italia da poco non sanno leggi, politiche ecc quindi voterebbero probabilmente persone con ideali distorti ma comunque dovrebbero votale in successiva a corsi di lingua e insegnamenti di legge e politica italiana

Sì, ma solo in presenza di un contratto di lavoro e solo dopo aver vissuto nel paese per almeno 12 anni

Si, ma solo dopo aver vissuto nel paese per almeno 10 anni, paghi le tasse e che non sia pregiudicato. Vorrei che fosse così anche per gli italiani.

Si, ma dopo aver completato un ciclo di studi in Italia o aver vissuto per almeno 10 anni consecutivi in Italia regolarmente

Secondo l'art. 48 della nostra costituzione chiunque ha il diritto di voto, perché considerato un dovere civico. Per me è giusto se uno straniero che vuole votare in Italia abbia il diritto di farlo, dato che attualmente lui/lei/l*i sta abitando in Italia o sta chiedendo asilo.

Sì, dopo l’aver ottenuto la cittadinanza italiana e dopo il superamento di un esame pratico al fine di certificare la conoscenza sufficiente della lingua ai fini di chiara comprensione e comunicazione.

Sì, se hanno in previsione di restare nel paese regolarmente nel medio-lungo termine rimanendo esposti alle decisioni prese dal governo eletto

Dipende di che tipo di straniero si parla.Se sono considerati stranieri perché non hanno la cittadinanza ma vivono in italia da moltissimi anni,oppure anzi nati in itali ma con origini straniere dovrebbero votare

Sì ma solo dopo avere sostenuto un test di conoscenza approfondita di lingua cultura e costumi italiani

Sì ma solo dopo aver vissuto almeno dieci anni in Europa e dopo aver ottenuto la cittadinanza nel Paese di residenza

si ma dopo una giusta preparazione e apprendimento del campo politico italiano, se no sono voti inutili

Sì, ma solo dopo aver vissuto nel paese per almeno 18 anni, pagato le tasse e non aver avuto alcun precedente penale. Se nati in Italia o arrivati da piccoli, solo dopo aver completato il ciclo di studi superiore e non aver avuto precedenti penali.

penso che se residente e vivendo a pieno la città quindi anche a livello socio politico ed economico possa benissimo usufruire del diritto di voto, magari se si vive da almeno tre anni giusto per capire ed entrare al meglio nel pensiero e dinamica

dovrebbe esser consentito loro di votare solo alle elezioni locali dopo aver vissuto nel paese per 5 anni e dopo 10 anni potranno votare per le statali

Si, solo dopo 10 anni che sono in italia e se pagano regolarmente tasse, mutuo e tutto. e devono avere la fedina penale immacolata e possono votare solo per le elezioni locali.

Prima di tutto deve essere riconosciuta loro la cittadinanza italiana, una volta divenuti cittadini italiani poi possono avere i pari diritti

Si ma solo se entrano nel nostro paese in maniera regolare e dopo aver soggiornato per almeno 4 anni

Ammessi al voto i cittadini, ma rivedendo le norme che regolano l' acquisizione della cittadinanza (per agevolarne la richiesta). E probabilmente alle locali farei votare anche i residenti nel paese da cinque/dieci anni

Sì, ma solo dopo aver aver fatto la scuola dell'obbligo in Italia e/o dopo aver vissuto nel paese per almeno dieci anni e fatto un esame di lingua

Cosa cambia? votare non serve a un cazzo dato che scegli tra fazioni che nell'operato compiono le stesse scelte

deve prima sciogliersi la questione della cittadinanza italiana. Deve essere più agevole concederla (IUS SCHOLAE). per quanto riguarda il voto amministrativo, credo che i possessori di PDS di lungo periodo possano già votare.

Devi sapere la lingua, devi vivere in Italia regolarmente da almeno 5 anni così da capire bene la situazione e votare in modo più cosciente

sì, ma prima deve decorrere un periodo minimo (1 mese) nel quale la persona può effettivamente entrare in contatto con i programmi politici dei partiti, i problemi sociali da risolvere e farsi così un'idea sulla politica italiana.

Si ma solo se sostengono un esame per attestare le loro conoscenze in campo etico, politico, e e giuridico

Il diritto al voto dovrebbe esser accompagnato da test di valutazione, non solo per stranieri ma anhe italiani. Le persone disinformate e che seguono un certo tipo di tv non dovrebbero votare

Si dovrebbe instaurare un processo affinchè possano ottenere la cittadinanza italiana, così da poter votare come un cittadino. Qualora non fossero cittadini, no - altrimenti chiunque venga a lavorare in Italia, che sia a livello permanente o temporaneo, può votare.

solo nel caso in cui lo straniero conosca bene le regole e sappia cosa propongono i partiti che voterà

Sì, chiunque paga le tasse dovrebbe avere diritto al voto ma anche chi vive integrato in Italia da anni

Il voto andrebbe concesso solo ai cittadini italiani, ma alle persone straniere residenti in Italia, che lavorano e pagano le tasse allo Stato italiano, andrebbe concessa con più facilità la cittadinanza.

si, solo se si è interamente integrato nel paese comprendendo e parlando la lingua e conoscendo le leggi e le regole che vigono in quel momento

Dovrebbe votare solo chi ha la cittadinanza italiana, detto ciò le pratiche per acquisire la cittadinanza italiana andrebbero facilitate e sburocratizzate

Assolutamente si, hanno il diritto di voto in quanto esseri umani e in quanto residenti in Italia, a prescindere dalla loro provenienza

Si, ma solo per i residenti dopo un determinato periodo di tempo oppure per coloro che hanno ricevuto un'istruzione in Italia.

Soltanto se dimostrano di comprendere le conseguenze del loro voto in maniera esterna, per giudizio logico e non politico, come dovrebbe essere anche per gli italiani

E giusto che votinosolo i cittadini ma e troppo lungo il processo di acquisizione di cittadinanza. Per cui è giusto che votino gli stranieri residenti e lavoratori in Italia da diversi anni.

Solo i cittadini legali che risiedono nel paese dovrebbero poter votare, nemmeno chi risiede all'estero, anche se italiano, dovrebbe votare.

Si, ma solo dopo aver vissuto almeno 10 anni e dopo aver sostenuto corsi di cultura e lingua italiana

Chi vota dovrebbe avere la cittadinanza italiana per esercitare il diritto di voto e nel caso dei migranti dovrebbero poter votare dopo aver preso la cittadinanza italiana e dopo aver passato almeno 10 anni nel nostro paese

si, ma dopo aver vissuto in italia almeno 10 anni e aver appreso una conoscenza della cultura e la storia del paese

Sì, ma solo dopo aver vissuto nel paese per almeno sette anni (per gli stranieri già maggiorenni) o per almeno 5 anni (per gli stranieri dai 14 ai 17 anni), oppure fino alla maggiore età (per gli stranieri compresi tra i 0 e i 13 anni)

Si, chiunque paga le tasse dovrebbe avere diritto al voto però dopo aver vissuto almeno cinque anni in Italia

Si, dopo aver vissuto un periodo congruo e dopo aver verificato una certa "predisposizione" all'italiana e al voto

Solo coloro che hanno avuto una istruzione e che hanno una occupazione, parlano italiano e ne seguono la cultura

Solo se abitano in Italia da decine di anni, sono perfettamente in regole, vengono da famiglie educate e civili che non hanno problemi con nessuno... E solo se parlano italiano perfettamente

Differenziare tra elezioni locali e politiche: diritto di voto per le locali dopo 5 anni e diritto di voto alle politiche dopo 10 anni.

No, dovrebbero votare per una camera solo consultiva chiamata "camera dei migranti" e per i referendum

Si, ma solo dopo 10 anni di residenza in questo paese e dopo aver sostenuto un esame sulla conoscenza del diritto di base italiano.

Si ma dopo l'acquisizione della cittadinanza italiana se extracomunitari. Altrimenti si dopo cinque anni di residenza effettiva

Gli stranieri che vivono in Italia da molto tempo e hanno dimostrato impegno sociale e civile dovrebbero avere tutti i diritti e i doveri dei cittadini italiani.

Solo in caso di cittadinanza del paese in cui è residente o in caso di residenza legale con assenza di reati penali per almeno 5 anni

Si, ma dovrebbero avere un minimo di conoscenza riguardo alla situazione politica attuale in modo tale da poter prendere una posizione adeguatamente

Se hanno la cittadinanza ,capiscono la lingua ,pagano le tasse e lavorano nel paese hanno il diritto al voto

Si, ma solo dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana, aver vissuto in Italia per 5 anni e paga le tasse

Sì. Per le amministrative, devono essere in Italia da almeno 5 anni o aver assolto alla scuola dell'obbligo italiana. Per le nazionali ed europee, 10 anni o aver assolto alla scuola dell'obbligo.

Sì, se presenti come regolari sul territorio da almeno 5 anni, per le amministrative. Per quelle nazionali ed europee, i migranti di prima generazione solo se residenti in Italia da almeno 10 anni e se hanno interiorizzato cultura e regole sociali (istituire un test per valutare conoscenza della lingua e un minimo di storia e valori di questo paese). Per quelli di seconda generazione, se hanno completato la scuola dell'obbligo.

se hanno preso la cittadinanza italiana devo avere il diritto di voto. il diritto di voto viene acquisito con la cittadinanza italiana, non con la semplice residenza in italia

Solo i cittadini dovrebbero essere ammessi al voto, ma gli stranieri dovrebbero avere la possibilità di diventare cittadini in un tempo minore di 10 anni

Il voto va tolto a tutti coloro che non hanno un certo percorso scolastico. Riforma scolastica necessaria

Si, ma solo dopo aver vissuto nel paese per 2 o più anni, se paga le tasse, o se fa figli nel territorio nazionale, ché lì renderebbe Italiani (Parlando dei figli)

Si, ma dovrebbero essere parte di uno stato membro dell'UE vivendo in Italia per almeno 5 anni, e se no, vivendo in Italia per almeno 10 anni

Si, ma soltanto dopo aver conseguito la cittadinanza che personalmente assegnerei anche con criteri meno stringenti, dando prevalenza al reddito dello straniero, alla sua attitudine al pagamento delle imposte, alla conoscenza delle istituzioni, della cultura e altresì un'ottima conoscenza orale e scritta della lingua italiana.

Si, ma solo alle elezioni locali. Dopo aver mantenuto lo status di residente per almeno 5 anni, estendere il diritto alle elezioni politiche generali ed europee.

Solo chi è italiano e ha contribuito allo sviluppo del proprio paese dovrebbe avere il diritto di voto

Sì, ma solo se sono cittadini dell'Unione Europea per tutte le elezioni, agli altri dovrebbe essere consentito loro di votare solo alle elezioni locali

Sono favorevole al metodo inglese: si alle elezioni locali, mentre elezioni nazionali solo dopo aver vissuto consecutivamente cinque anni in Italia.

Solo se rispettano tutte queste condizioni
1) sono regolari e risiedono regolarmente in Italia
2) hanno superato un test per la cittadinanza
3) conoscono direttamente la lingua italiana
4) non hanno mai commesso reati
5) risiedono nel Paese da almeno 10 anni

Se ricevono cittadinanza,risiedono nel paese da 6 anni almeno e parlano decentemente italiano,allora si

Si solo se e' realmente in grado di prendere decisioni con la sua testa e usando il pensiero critico (vale per tutti non solo per gli stranieri)

Dipende dalla loro condizione di cittadinanza, comprensione della politica italiana e appartenenza alla comunità

Tutti i cittadini, sia nativi italiani che stranieri o italiani di origine straniera, possono votare se hanno la cittadinanza italiana.

si, ma solo dopo aver vissuto in Italia per uno/due anni, in modo da rendersi conto effettivamente quali sono i problemi dello stato

No, solo le persone in possesso di cittadinanza italiana possono votare, indifferentemente da come è stata ottenuta.

Solo i cittadini che sono nati qui (anche figli di immigrati), oppure coloro che lavorano qui da molto più anni.

Sì, ma dopo aver vissuto in Italia per un certo numero di anni e/o aver superato una qualche forma di test che ne garantisca l’autonomia di voto

No, poiché non essendo cittadini nativi non conoscono al 100% le dinamiche, anche se distruttive, del paese