Sì, ma erogando le prestazioni (non in urgenza) in regime privato a chi volontariamente si reca nel nostro Paese per usufruire della sanità gratuita o per motivi vari (turisti, parenti di persone che vivono in Italia, fatta eccezione per minori a carico del lavoratore, clandestini), a meno che non possieda lo status di rifugiato o sia un minore.
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