La razza umana non esiste

Credo che esistano tanti individui, ad oggi poco meno di nove miliardi nel mondo, e che esistano altrettante menti, personalità, attitudini, idee e pensieri diversi fra loro; tutti questi fattori sono rappresentativi delle diversità individuali di ciascuno di noi. La guerra è uno degli argomenti che rientra ampiamente in questa categorizzazione. C'è sempre nel mondo chi sarà favorevole ad una guerra, chi ne combatterà una controvoglia a scopo difensivo, chi pensa di poterne combattere una lontana da casa per non farla arrivare in patria, chi dalla guerra si arricchisce, chi dalla propaganda si lascia abbindolare, spesso senza neanche rendersene conto, c'è chi chiede la pace, senza capire le responsabilità che questa comporta e che ciò che per noi può significare "pace", per altri può significare "occupazione militare" o "apartheid" o "genocidio".
Quindi bisogna chiarire esattamente cosa si intende per "pace" e cosa si intende per "guerra", visto che ci sono condizioni di pace che sono persino peggiori della guerra; ad esempio i civili della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. Donne, bambini, anziani e diversamente abili in tutte le nazioni in cui vi è un qualsiasi conflitto bellico che sia militare o civile. Anche alcune grandi dittature, sia del recente passato, che del presente, si vantano di aver "riportato" la pace, la Cambodia di Pol Pot o l'attuale Corea del Nord di Kim Jong Sum ne sono esempi lampanti.
Credo, che per il bene di tutti, non serva solo la pace, intesa come sicurezza interna ed assenza di attacchi o minacce militari esterne, ovvero nessun conflitto armato in corso sul territorio natio, ma serva anche una pace "culturale", una pace di formazione ed una pace sociale.