Applicare un diritto universale alla riparazione richiederebbe alle aziende di rendere i loro prodotti più riparabili, potenzialmente riducendo gli sprechi. Gli sostenitori lo considerano essenziale per i diritti dei consumatori e la protezione dell'ambiente. Gli oppositori sostengono che potrebbe aumentare i costi e soffocare l'innovazione.
Le statistiche sono mostrate per questa fascia demografica
Partito politico
Provincia
Comunità
Tassi di risposta di 2.4k elettori Italia .
64% Sì |
36% No |
64% Sì |
36% No |
Andamento del sostegno nel tempo per ciascuna risposta da parte di 2.4k elettori Italia .
Caricamento grafico...
Andamento dell’importanza di questo tema per 2.4k elettori Italia .
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Risposte uniche da parte degli elettori Italia le cui opinioni andavano oltre le opzioni fornite.
@B3NFDRG1mo1MO
Sì, In tutti gli stati e non il classico diritto massone attuale che odia il malcostume in luogo pubblico
@B332BWD2mos2MO
Dovrebbe imporre si il diritto ma negli stati in cui vengono più problemi con i dispositivi, lo stato che ha più problemi.
@9N8QTFD11 mesi11MO
Non bisognerebbe avere tanto un diritto alla riparazione, quanto accessibilità esclusiva a prodotti sostenibili nel tempo, modulari, pensati per cambiare a basso prezzo le parti del dispositivo elettronico rovinatosi con il tempo (esempio per i telefonini è la marca fairphone).
@9MC7XLX11 mesi11MO
Si, ma soltanto quei dispositivi che superano una certa soglia di spesa.
@9M2HZSC12 mesi12MO
No, non tutti ma i dispositivi principali come i computer/telefoni
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